Il progetto Pelagos Plastic Free

Il progetto Pelagos Plastic Free nasce dalla necessità di ridurre l’inquinamento marino da plastica per proteggere i cetacei del Santuario Pelagos.

Otto specie diverse di balene e delfini vivono nel Santuario. Uno scrigno di biodiversità riconosciuto a livello internazionale, minacciato dai rifiuti plastici presenti in mare.

Nel Mar Mediterraneo ci sono 250 miliardi di frammenti di plastica che galleggiano in superficie, con punte di densità massima di 10 kg/kmq, un valore tra i più alti al mondo, proprio nelle acque dell’Arcipelago Toscano. La plastica può persistere nell’ambiente marino per centinaia di anni e può frammentarsi in migliaia di frammenti, invisibili ad occhio nudo, ma non per questo meno dannosi. Grandi o piccoli che siano, tutti i tipi di plastica abbandonati in mare rappresentano un pericolo per la fauna marina: possono causare soffocamento e mutilazioni, essere ingeriti ed entrare in contatto diretto con l’animale, esponendolo a sostanze tossiche e a microrganismi potenzialmente patogeni.

Lo scopo di Pelagos Plastic Free è ridurre la presenza di plastica nelle acque del Santuario Pelagos attraverso tre aree di intervento: governance e gestione dei rifiuti urbani, monitoraggio scientifico della plastica in mare, e informazione e sensibilizzazione del pubblico e degli operatori di settore.

 

Per ogni area sono state definite azioni diverse, con lo scopo di migliorare le filiere di gestione dei rifiuti urbani, approfondire la conoscenza degli impatti della plastica sugli ecosistemi marini, e rendere consapevoli cittadini e operatori del mare, che con le loro scelte di consumo e utilizzazione possono contribuire in maniera importante alla riduzione dei rifiuti plastici.

Governance

La cattiva gestione dei rifiuti urbani è la causa principale dell’inquinamento da plastica in mare. immediatamente, nel breve periodo, o alla fine di un lungo percorso, trasportata dai venti e dai fiumi, la plastica finisce sempre sulle spiagge e in mare, a prescindere dal luogo di origine.

Dalla raccolta differenziata in casa alle infrastrutture per il ritiro, dallo smaltimento al riciclo dei rifiuti urbani e recupero delle materie prime seconde, esiste un’intera filiera da potenziare. Il progetto Pelagos Plastic Free prevede la raccolta, diffusione e promozione delle migliori pratiche nel settore, tramite workshop di condivisione con i Comuni toscani, liguri e della Costa Azzurra che si affacciano sul Santuario Pelagos. I partecipanti condivideranno la loro esperienza nella gestione dei rifiuti ed approfondiranno le possibili soluzioni del problema.

L’obiettivo finale è stilare linee guida per la migliore gestione dei rifiuti replicabili in tutti i Comuni interessati e che firmeranno l’impegno ad applicarle, un impegno concreto che coinvolge amministrazioni, operatori del mare e cittadini in circoli virtuosi di riuso, riciclo e corretta differenziazione e smaltimento della plastica.

Sei un Comune? Vuoi raccontarci la tua buona pratica? scrivi a info@pelagosplasticfree.it

Monitoraggio

Poco dopo il suo ingresso in mare, la plastica viene ricoperta da una sottile pellicola di materiale organico, composta da alghe unicellulari, batteri, invertebrati microscopici e virus: un ecosistema in miniatura chiamato Plastisfera.

Poco o nulla si sa della Plastisfera del Mediterraneo e dei suoi effetti sui mammiferi marini e sull’uomo. Per questo, nell’ambito di Pelagos Plastic Free, saranno effettuati prelievi di campioni di plastica in mare aperto, nei fiumi e nei porti che si affacciano sul Santuario, per poi analizzare il DNA degli organismi che li popolano.

Nello specifico, i campionamenti avverranno nel fiume Arno e nel porto di Marina di Pisa in Toscana, nel fiume Golo e nel porto di Bastia in Corsica, nel fiume Varo e nel porto di Nizza in Costa Azzurra.

Expédition MED svolgerà i campionamenti durante la navigazione nel mese di luglio 2018, con il supporto di studenti, volontari e ricercatori. In parallelo, monitorerà i macro rifiuti galleggianti.

Infine, durante tutto il periodo del progetto, volontari opportunamente formati e con esperienza effettueranno i monitoraggi dei rifiuti spiaggiati sulle coste. I dati, raccolti secondo un protocollo standard, andranno ad arricchire il database del Marine LitterWatch costituito dall’Agenzia Europea per l’Ambiente.

Sensibilizzazione

Pelagos Plastic Free adotta due diverse strategie di comunicazione e sensibilizzazione. La prima si rivolge a scuole, turisti e cittadini, che saranno coinvolti in  giornate di pulizia delle spiagge, saranno loro forniti dei materiali informativi e potranno assistere ad un’esibizione itinerante. In particolare le scuole, che ospitano i cittadini del futuro, saranno protagoniste di alcune giornate di pulizia sulle spiagge, mentre un percorso didattico specifico per gli insegnanti servirà a introdurre il tema dell’inquinamento marino nelle aule scolastiche.

La seconda strategia di comunicazione si rivolge a operatori del mare particolarmente interessati dal problema dell’inquinamento da plastica. Dagli amanti del mare, come i diving centers e i pescatori ricreativi, ai lavoratori, come i pescatori professionali. Categorie che, se adeguatamente formate, sono fondamentali nella prevenzione e rimozione dei rifiuti plastici in mare.